Richard Stallman, padre della Free Software Foundation (FSF), è considerato il protettore dei diritti degli utenti da sempre. Dal 2000, scriviamo e sosteniamo le cause della FSF, ovunque nel mondo, e cerchiamo sempre di parlare di free software come unica possibilità per migliorare la qualità e farne un prodotto utile alla grande community mondiale. Sogno un giorno, di incontrare Richard Stallman di persona, magari durante uno dei suoi interventi annuali a Milano.

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Vedendo la sua figura così ideale e irraggiungibile, appare circondato da un alone di mistero e saggezza insieme.

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Free as in speech is not free as in beer

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… Come poter dimenticare!

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Lui è l’uomo dal quale ho appreso che diffondere la parola giusta richiede spesso di essere radicale, a volte, di modo che la gente un giorno capirà.

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Noi tutti abbiamo sottoscritto la guerra contro i documenti di Word, contro i formati chiusi e proprietari, anche contro le distribuzioni Linux che non rispettano il modo puro di installare e distribuire il codice e le applicazioni (di terze parti). Questo è quanto ho avuto modo di conoscere in Richard. Questo è il modo con il quale ho continuato a seguirlo per più di un decennio (e ancora oggi).

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Le sue parole hanno sempre guidato gli sviluppatori open source verso una stessa direzione, fino a quando riesce a creare una vera legge, che viene chiamata con il nome di legge di Stallman.

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While corporations dominate society and write the laws, each advance or change in technology is an opening for them to further restrict or mistreat its users.

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Questo è giusto. Questo è successo. Questo è ciò che sta succedendo. Questo è ciò che sempre accadrà.
nTanto più oggi che la tecnologia sta cambiando in modo ancora più stranamente imprevedibile.

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Abbiamo sempre avuto una visione kepleriana della tecnologia, con il software al centro dell’universo, come l’unico elemento da tenere d’occhio e controllare.

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Concentriamoci sul software, facciamo rispettare la libertà rendendolo opensource e dovrebbe funzionare tutto bene – questo è ciò che probabilmente pensiamo.
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Non più. Il Software non è più al centro dell’universo. Lo sono i DATI.

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Quindi il software può essere opensource, può essere libero, può essere visibile a chiunque e ancora aziende potranno e vorranno limitare, maltrattare e far rispettare il loro potere su gli stessi utenti che non sono liberi di leggere il proprio codice e non fare nulla senza la nuova intelligenza, senza il nuovo cervello che rende le cose possibili e che noi chiamiamo dati.

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La legge di Stallman è morta. Lunga vita alla legge di Stallman.
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Oggi, dopo tanti anni, forse qualcosa sta cambiando nell’ingegneria del software, e anche nella legge di Stallman, probabilmente domani, dovrà cambiare, aggiornarsi e riempire nuovi obiettivi.

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