Yulia Navalnaya, figura di spicco dell’opposizione russa e moglie dell’attivista Alexei Navalny, ha lanciato un appello a Google affinché intervenga per proteggere gli utenti di YouTube in Russia, che stanno affrontando crescenti restrizioni sulla piattaforma. In un messaggio pubblicato su Telegram, Navalnaya ha sottolineato l’importanza di YouTube come unico canale di accesso a informazioni libere per milioni di russi, affermando: “I vostri decine di milioni di utenti in Russia non sono solo un numero. Sono persone reali, per molti dei quali la vostra piattaforma è diventata la loro unica finestra sul mondo libero”.

Navalnaya ha espresso una certa cautela, riconoscendo che le autorità russe hanno il potere di bloccare il servizio. Ha ricordato come nel 2018, quando il governo tentò di chiudere Telegram, i suoi sviluppatori riuscirono a implementare meccanismi per aggirare le restrizioni. Ha citato anche Signal, un’altra app di messaggistica che continua a essere accessibile in Russia grazie a soluzioni tecniche adottate dagli sviluppatori per superare i blocchi.

Navalnaya ha esortato gli utenti russi a utilizzare VPN e a aiutare amici e familiari meno esperti nella loro installazione. Le restrizioni su YouTube sono iniziate questa estate, con il nuovo governatore della regione di Kursk, Alexander Khinshtein, che ha avvertito che la velocità di download del servizio potrebbe diminuire drasticamente se Google non si conformasse alle leggi russe. Tuttavia, Khinshtein ha successivamente attribuito i problemi di accesso direttamente a YouTube stesso.

Anche il presidente Vladimir Putin ha criticato Google durante una recente trasmissione annuale, sostenendo che l’azienda dovrebbe rispettare le normative russe. Nonostante le pressioni e le minacce da parte delle autorità russe, Google ha sempre negato le accuse riguardanti la mancanza di infrastrutture nel paese dopo la sua uscita nel 2022 in seguito all’invasione dell’Ucraina.

La situazione attuale evidenzia la crescente tensione tra le piattaforme tecnologiche globali e il governo russo, mentre gli utenti continuano a cercare modi per accedere a contenuti non censurati.

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