Mark Zuckerberg e Donald Trump si sono incontrati venerdì scorso a Mar-a-Lago, in un incontro che ha già suscitato un notevole interesse nei circoli politici e tecnologici. La conferma dell’incontro è arrivata da una fonte vicina ai due protagonisti, anche se i dettagli specifici della conversazione rimangono avvolti nel mistero.

Un incontro strategico

Zuckerberg è stato avvistato all’interno della residenza di Trump in Florida, proprio mentre il CEO di Meta annunciava significative modifiche alle politiche della sua azienda. Queste modifiche sembrano rispondere a due questioni che avevano infastidito Trump e i suoi sostenitori: la fine dei programmi di fact-checking e l’abbandono delle iniziative di diversità, equità e inclusione. In un video diffuso per annunciare questi cambiamenti, Zuckerberg ha dichiarato che le nuove politiche sono il risultato di “troppi errori e troppa censura”.

Un cambio di rotta per Meta

Le recenti decisioni di Meta non sono solo un tentativo di riavvicinarsi a Trump, ma segnano anche un cambiamento significativo nella direzione dell’azienda. Infatti, Zuckerberg ha affermato di avere ora una “maggiore padronanza” su ciò che ritiene debba essere la politica futura dell’azienda. Questo cambio di rotta è stato anticipato da un incontro tra Zuckerberg e Trump durante il Ringraziamento dello scorso novembre, dopo il quale il CEO ha iniziato a implementare le nuove politiche.

Relazioni in evoluzione

Meta non è l’unica azienda tecnologica a cercare di costruire legami con Trump e la sua amministrazione in arrivo. Recentemente, è stato annunciato che Dana White, CEO dell’UFC e amico intimo di Trump, è stato nominato nel consiglio di amministrazione di Meta. Questo suggerisce una strategia più ampia da parte delle aziende tecnologiche per allinearsi con l’ex presidente e il suo entourage.

L’incontro tra Zuckerberg e Trump potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova era per Meta, in cui le politiche aziendali si allineano maggiormente con le aspettative del pubblico conservatore. Con la crescente polarizzazione nel panorama politico americano, è evidente che le relazioni tra tecnologia e politica continueranno a evolversi in modi imprevedibili.

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