Meta ha annunciato una significativa ristrutturazione della sua strategia di gestione dei contenuti, decidendo di abbandonare il programma di fact-checking in favore di un sistema guidato dalla comunità. Questa decisione è stata comunicata dal CEO Mark Zuckerberg in un video pubblicato martedì mattina, dove ha sottolineato l’intento dell’azienda di tornare ai principi fondamentali, concentrandosi sulla riduzione degli errori e sul miglioramento della libertà di espressione sulle sue piattaforme.
Cosa cambia?
Meta interromperà la collaborazione con i partner di fact-checking accreditati, sostituendola con un sistema simile a quello implementato da X (ex Twitter) noto come “Community Notes”. Questo nuovo approccio permetterà agli utenti di contribuire attivamente alla verifica dei contenuti, un cambiamento che si inserisce in un contesto più ampio di riforma delle politiche di moderazione dei contenuti da parte delle piattaforme social.Zuckerberg ha dichiarato: “Elimineremo i fact-checker e introdurremo note comunitarie, a partire dagli Stati Uniti.” Questo cambiamento arriva in risposta alle crescenti critiche da parte dei repubblicani, che hanno descritto il programma di fact-checking di Meta come parziale e favorevole ai democratici.
Il programma precedente
Il programma originale di fact-checking di Meta era stato avviato nel 2016 su Facebook e si avvaleva della collaborazione con oltre 90 organizzazioni, tra cui PolitiFact e Factcheck.org. Questi fact-checker avevano il compito di valutare i post sospetti attraverso un sistema di classificazione che includeva categorie come “Falso”, “Mancanza di Contesto” e “Vero”. Nonostante non avessero il potere di rimuovere i contenuti, le pubblicazioni che violavano gli standard comunitari erano soggette a rimozione.Meta ha spiegato che il nuovo sistema si baserà sull’analisi delle interazioni degli utenti e sulla velocità con cui i contenuti vengono diffusi, consentendo così una gestione più dinamica e reattiva delle informazioni potenzialmente fuorvianti.
Implicazioni future
Questa mossa rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della moderazione dei contenuti sui social media, ponendo interrogativi sulla qualità delle informazioni che circolano sulle piattaforme. Con l’aumento della politicizzazione delle scelte editoriali, Meta sembra voler adottare un approccio più decentralizzato, dando voce alla comunità nella lotta contro la disinformazione. Tuttavia, resta da vedere come questo nuovo modello influenzerà la qualità e l’affidabilità delle informazioni disponibili agli utenti.In conclusione, il passaggio a un sistema basato sulla comunità potrebbe avere ripercussioni importanti sia per gli utenti che per la credibilità delle informazioni diffuse su Meta, segnando un nuovo capitolo nella storia della gestione dei contenuti sui social media.